Thursday, October 15, 2009

Non sparate sul regista

L’occasione per prendersi una bella rivincita era invitante: proprio quei fondi pubblici che si volevano togliere al  cinema  e al teatro sono stati utilizzati per  Barbarossa, polpettone medieval/fantasy che dovrebbe celebrare  Alberto da Giussano. Sponsorizzato e voluto fortemente dalla Lega, ha già ricevuto pesantissime critiche: sceneggiatura inesistente, attori “bolliti”, mancanza di logica, faciloneria. Insomma, parlarne male sarebbe come sparare sulla crocerossa. Dunque, dopo una tiratina d’orecchi a  Rutger Hauer  e a  F. Murray Abraham  (cosa non si farebbe per un piatto di lenticchie), vorrei esprimere tutta la mia solidarietà a  Renzo Martinelli, il quale, da professionista serio, ha accettato di dirigere questo film su commissione. Già regista di pellicole interessanti come  Vajont  e  Sarahsarà, nonché docente, produttore di moltissimi videoclip tra gli anni settanta e ottanta e laureato in lingue e letterature straniere, si è preso questo rischio e ne pagherà tutte le conseguenze: troppo pericoloso criticare il meccanismo dei finanziamenti pubblici, per i  vari  addetti ai lavori è di gran lunga più sicuro gettare fango su di lui. Eppure, è uno dei pochi  italiani  che è riuscito a girare un kolossal: sgangherato, brutto, noioso, ma pur sempre un  kolossal, con panorami immensi, scene di massa ed effetti speciali. Quasi come quelli che invidiamo all’America.

No comments:

Post a Comment