Sunday, October 4, 2009

Il Festival del Film di Roma



Partirà il 15 ottobre, madrina Margherita Buy, e si concluderà il 23 con il premio a Meryl Streep, il Festival del Film di Roma, che quest’anno sembra finalmente affrancarsi dalla kermesse veneziana di qualche mese precedente per affrontare un discorso cinematografico in certo qual modo originale ed indipendente, grazie anche all’effettivo sigillo impresso dall’attuale presidente, Gian Luigi Rondi, che l’anno scorso venne chiamato in corso d’opera e non riuscì che a cambiare poche cose, nonché ad alcuni felici intuizioni del direttore, Piera Detassis.

Infatti il primo ha voluto che venisse dato più spazio al mercato e più attenzione al cinema italiano del passato, con una retrospettiva su Luigi Zampa, un regista ancora in attesa di una rivalutazione definitiva, una mostra su Sergio Leone e gli omaggi ai recentemente scomparsi Luciano Emmer e Tullio Kezich, mentre la seconda che si puntasse su “una riscoperta, anche da parte di registi uomini, del ruolo e dell’importanza di grandi figure femminili”.

Il tutto sulla base, secondo quanto è stato dichiarato alla presentazione dell’evento, di una sorta di procedimento osmotico che vedrà una confluenza tra i vari generi, ma anche tra le forme del cinema, unendo il prodotto alto e basso, il film d’autore e i “capolavori”, opere note e meno note.

E così non mancheranno grandi nomi, alcuni in concorso, come il film d’apertura Triage di Danis Tanovic, con Colin Farrell; Vision di Margarethe Von Trotta o Up in the air, di Jason Reitman, con George Clooney, altri fuori gara( A serious man dei fratelli Coen, Julie & Julia di Nora Ephron); tra i nostri registi in concorso, Alessandro Angelini con Alza la testa, protagonista Sergio Castellitto; Viola di mare di Donatella Maiorca, che affronta il tema dell’omosessualità femminile; fuori gara il debutto nella regia di Stefania Sandrelli con Christine e Oggi sposi di Luca Lucini.

In totale i film italiani saranno 19(5 nella selezione ufficiale: 3 in gara e 2 fuori), più altri previsti nella sezione L’altro Cinema, come il documentario di Ermanno Olmi Rupi del vino.

Comunque, aldilà delle varie sezioni in cui è suddiviso il Festival e dei film in esse presenti, il vero clou sarà dato come sempre dagli incontri con il pubblico ed in particolare dalla possibilità offertagli di esprimere la propria preferenza subito dopo aver visto ogni singolo film: in tal modo vi sarà il premio da questi espresso, in fondo vero fruitore e responsabile del successo o meno di un film, accanto a quello “formale” espresso dalla Giuria, presiediuta da Milos Forman e che vede tra i suoi membri anche Gabriele Muccino.

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